Ognuno di noi può fare TANTO per contribuire a rallentare il processo del riscaldamento globale:
Mobilità
- Scegli la bicicletta e i mezzi pubblici, specialmente per tragitti brevi e nei centri storici
Energia
- Evita di riscaldare i locali dell’abitazione non utilizzati.
- Limita al massimo a 20 °C la temperatura nella tua abitazione.
- Se puoi, sostituisci i vecchi infissi con interventi di isolamento termico più efficienti.
- Nell’acquisto di un elettrodomestico, orienta l’acquisto verso modelli a basso consumo
energetico. - Considera la possibilità di installare sul tetto della tua abitazione un impianto solare
termico o fotovoltaico. - Scegli lampade che consumano minor energia. Le lampadine a LED costano un po’ di
più, ma consumano meno energia e durano più a lungo.
Alimentazione
- Non sprecare cibo: la sua produzione è associata alle emissioni di ammoniaca,
metano e protossido di azoto. Se acquisti solo quello che consumerai, contribuirai alla
riduzione degli scarti alimentari e quindi delle emissioni in atmosfera. - Consuma a km zero, cioè prodotti alimentari locali. Ciò permette di ridurre i consumi
energetici e le emissioni inquinanti legati al trasporto. - Scegli una dieta bilanciata, che contenga nei limiti del necessario il consumo di carne:
una dieta basata su una quantità maggiore di proteine vegetali permette di ridurre la
tua impronta ecologica.
Gioele
Per combattere il riscaldamento globale si potrebbe sostituire la carne di bovini con la carne di
pollame, che utilizza solo il 20% dello spazio utilizzato per l’allevamento di bovini ed emette molto meno gas metano. Inoltre si potrebbero ridurre i prodotti con l’olio di palma, per ridurre la deforestazione.
Anna
Cambiare le nostre scelte
alimentari e adottare una dieta meno ricca (se non priva) di carne avrebbe un impatto significativo sulle emissioni globali di CO2 e metano.
Elia
L’uso della terra come pascolo e l’uso della terra per la produzione di mangimi e quindi “il settore dell’allevamento rappresenta, a livello mondiale, la fonte maggiore di degradazione del suolo e
deforestazione. In termini di emissioni di gas serra, il bestiame e la produzione di mangime generano
rispettivamente più di 3 miliardi di tonnellate di CO2. Il trasporto post-produzione e la lavorazione
contribuiscono solo in minima parte alle emissioni legate alla produzione di beni alimentari. Riducendo
lo spreco di cibo e il consumo di alimenti che generano una grande quantità di gas serra, noi possiamo
contribuire a ridurre le emissioni provenienti dall’agricoltura. è inoltre importante ridurre le emissioni
prodotte dal settore dell’allevamento. per farlo bisogna limitare i finanziamenti degli allevamenti
intensivi, in questo modo ne rimarrebbero pochi e si userebbero meno risorse d’acqua, ma non solo, la deforestazione per creare terreni per la produzione di cibo per bestiame sarebbe minore. Negli allevamenti intensivi sarebbe opportuno ridurre la concentrazione di animali per evitare la nascita di malattie che potrebbero essere trasmesse anche all’uomo.
La deforestazione contribuisce a creare l’effetto serra per questo sarebbe utile controbilanciare la
deforestazione iniziando una azione di riforestazione e creando una gestione degli ecosistemi forestali a livello mondiale per non rovinare eccessivamente le grandi distese verdi.
Evelin
Come possiamo fermare queste aziende da sradicate/bruciare alberi beh, è semplice basta non comprare oli di palma che provengono dal perù o da altri posti lontani ma comprare oli più locali come degli oli stagionali del trenino o se si fà un viaggio per esempio in puglia comprare oli d’oliva lì.
Per il secondo problema il problema si fà più grosso perché molte più persone nel mondo mangiano carne ma potremmo indurre le persone a mangiare più carne bianca come il pollo per diminuire significativamente la produzione di gas metano e la deforestazione perché il pollame occupa molto meno spazio delle mucche e non serve bruciare le foreste per farcelo stare e il pollame non produce gas metano che è il gas più grave per l’ambiente.
Giacomo
Questo link parla di che piccole azioni ha fatto il trentino per inquinare di meno, come per
esempio non mandare palloncini in aria
Letizia
La buona pratica da seguire per ridurre la produzione di metano dai bovini sarebbe nutrirli con ortaggi, erba e prodotti ricchi di fibre, prodotti che siano freschi. E anche tenere i bovini all’aperto.
Rachele
Per riuscire a invertire l’attuale tendenza al riscaldamento globale sarà fondamentale che
l’uomo riesca a modificare le proprie abitudini alimentari e di conseguenza vengano limitati al
massimo i cibi e alimenti provenienti da animali “inquinanti”, prodotti da industrie “inquinanti” o
provenienti da luoghi lontani e quindi trasportati da mezzi di trasporto “inquinanti”.
Sara
- Molte aziende come Plant Based Foods Association e Good Food Institute si stanno impegnando a soddisfare i propri clienti consigliando dei prodotti alternativi alla carne cercando di usare il meno possibile ciò che inquina
- Si può cercare di mangiare meno possibile carne e derivati e ridurre così l’impatto che hanno
sull’ambiente seguendo un piatto smart più sano.
Sofia
In questo video viene spiegato cosa la provincia di Trento cerca di fare per migliorare il territorio.
Sveva
- Optare per energia verde e rinnovabile.
- Scegliere i mezzi pubblici oppure optare per la mobilità green ed elettrica.
- Diminuire gli sprechi di energia elettrica.
- Riciclare in maniera corretta.
- Usare prodotti di pulizia organici.
- Usare lampadine a lunga durata.
Adele - Usare energia rinnovabile.
- Usare i mezzi pubblici
- Diminuire gli sprechi di energia elettrica.
- Riciclare in maniera corretta.
Casimiro
Invece di allevare i bovini sarebbe meglio allevare il pollame. Allevando pollame si producono infatti meno GAS serra (soprattutto il metano)!!
Davide